Giampaolo Aiuti

Qual è la nostra realtà? Forse quella di essere diventati invisibili e privi di una vera e propria identità o, peggio ancora, di non avere più sogni?
Il rischio più grande che corriamo e, soprattutto, che facciamo correre alle future generazioni è forse quello di costruire un mondo dove non ci siano più emozioni. Un mondo in cui, dopo aver stravolto e rovesciato i nostri rapporti con la natura, finiremo per stravolgere e rovesciare anche i rapporti con noi stessi.
La storia comincia così, in questa realtà sconvolta. C’è però una parola, semplice e al contempo magica, che solo i ragazzi possono scoprire e utilizzare; una parola che può smontare tutto per poi ricomporlo in infiniti modi, una parola che può modificare questa realtà.
La parola è fantasia.
I libri, gli arcani, la lanterna del tempo, i mondi e gli universi possibili (o impossibili), il labirinto, l’ambiente delle fantasie, le figure oscure, il mercante di sogni, la pietra preziosa, il collezionista, il cancellatore di mondi e la memoria del mondo, sono solo alcune delle tante possibili letture di questa parola.
Sono solo alcuni degli infiniti modi che abbiamo di ricomporre la realtà e di riequilibrare i nostri rapporti esterni.
Ed è proprio cercando di liberare l’incanto della natura che i ragazzi, protagonisti di questa storia, potranno riconquistare anche i rapporti interni e alla fine liberare se stessi, visitando la bellezza della fantasia e il meraviglioso mondo dell’anima.
È questo il vero senso della nostra storia...
Il senso della storia che verrà.